Fondo di Sviluppo e Coesione

A cura di: Carmen Giannino

La programmazione nazionale. Il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027

Le azioni promosse attraverso i Fondi europei saranno complementari rispetto a quelle finanziate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e agli investimenti del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC)[1].

I soggetti pubblici titolari di programmi e interventi si impegnano a collaborare reciprocamente per favorirne un’efficace attuazione. Saranno promossi il coordinamento delle politiche e lo sviluppo di partenariati in ambito provinciale e metropolitano, così da favorire l’integrazione e la complementarietà tra le politiche ordinarie e gli interventi aggiuntivi. Inoltre, è prevista la pubblicazione di calendari annuali dei bandi e delle opportunità attesi, per assicurare maggiori certezze agli operatori (in particolare privati) sulle caratteristiche e le tempistiche delle misure in fase di attivazione. In questo contesto, il ricorso a misure automatiche o semi-automatiche, accanto a quelle selettive, mira ad ampliare la platea dei beneficiari e delle imprese incentivate, anche senza scopo di lucro.

In continuità con i cicli di programmazione precedenti, l’azione dei Fondi promuoverà la partecipazione delle parti sociali e delle organizzazioni della società civile all’elaborazione e all’attuazione di politiche e interventi.

Il DEF 2020, in coerenza con quanto previsto dal citato decreto legislativo n. 88 del 2011, ha stabilito l’ammontare complessivo delle risorse del FSC per il periodo di programmazione 2021-2027 nella misura di 73,5 miliardi di euro, aumentandone l’incidenza percentuale sul PIL dallo 0,5 per cento del ciclo 2014-2020 allo 0,6 per cento. L’art. 1, commi 177-178, della legge di bilancio per l’anno 2021 (legge n. 178/2020) ha assegnato al FSC i primi 50 miliardi di euro per il ciclo di programmazione 2021-2027. La stessa legge e successivi interventi legislativi adottati nel corso del 2021 hanno ridotto l’entità delle disponibilità FSC 2021-2027 per un ammontare, al 28 febbraio 2022, di 7,42 miliardi di euro, destinando le relative risorse a iniziative in larga misura situate nel Mezzogiorno. Ulteriori disposizioni normative hanno previsto, poi, impieghi di risorse FSC 2021-2027, da assegnare con successive delibere del CIPESS, per un totale di 980 milioni di euro. Inoltre, nelle sedute del 27 luglio 2021, del 22 dicembre 2021 e del 15 febbraio 2022, il CIPESS ha approvato l’impiego di ulteriori risorse del FSC 2021-2027 per complessivi 7,31 miliardi di euro, in favore del CIS Taranto (68,8 milioni di euro), di iniziative regionali (2,56 miliardi di euro) e di progetti infrastrutturali ad alta rilevanza strategica proposti dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (4,68 miliardi di euro). Si segnala, altresì, che 15,6 miliardi di euro delle disponibilità del FSC 2021-2027 sono stati destinati a copertura di iniziative progettuali inserite nel PNRR; per tale ragione, con il decreto legge n. 59 del 2021, art. 2, il Fondo è stato rifinanziato per l’ammontare, pressoché corrispondente, di 15,5 miliardi di euro.

I commi 177 e 178 dell’art. 1 della legge n. 178 del 2020, nel disciplinare le modalità di programmazione del FSC 2021-2027, hanno mutuato, in parte, i principi già previsti dall’ art. 1, comma 703, della legge n. 190 del 2014. In particolare:

  • viene confermata la destinazione dell’80 per cento delle risorse del Fondo a favore del Mezzogiorno;
  • le risorse sono impiegate su obiettivi strategici, declinati per aree tematiche, che in si intendono raccogliere in un obiettivo unificante intrecciato con tutte le medesime aree, il Capitale umano, e in quattro grandi macro-aree trasversali finalizzate alla convergenza, alla coesione economica, sociale e territoriale del Paese e a rendere più efficace e trasparente la coerenza con i confermati principi di addizionalità e complementarietà con gli obiettivi e le strategie dei fondi strutturali definiti per il ciclo di programmazione 2021-2027. Il comma 178 introduce tuttavia, un importante elemento di novità: la dotazione finanziaria relativa al ciclo di programmazione 2021- 2027 deve essere impiegata in coerenza anche con le politiche di investimento e di riforma previste nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), nonché con le missioni previste nel Piano Sud 2030, fermi restando i principi di complementarietà e addizionalità;
  • il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, in collaborazione con le amministrazioni interessate e sentita la Conferenza Stato-Regioni e Province autonome, individua le aree tematiche e gli obiettivi strategici per ciascuna area, comunicandoli alle competenti Commissioni parlamentari e, successivamente, propone al CIPESS il riparto tra le diverse aree tematiche della dotazione finanziaria del FSC iscritta in bilancio;
  • gli interventi sono attuati utilizzando lo strumento del “Piano Sviluppo e Coesione”(PSC) di cui possono essere titolari le amministrazioni centrali, regionali, le città metropolitane e altre amministrazioni pubbliche individuate con deliberazione del CIPESS, su proposta del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale. I PSC sono definiti in coerenza con i principi previsti dall’art. 44 del decreto legge “Crescita” (decreto legge n. 34 /2019 e s.m.i).

Aree Tematiche

Il “Decreto Crescita”, all’articolo 44, ha disposto un processo di riclassificazione degli strumenti di programmazione finanziati dal FSC per il periodo 2014-2020, congiuntamente ai cicli 2007- 2013 e 2000-2006. Tale processo è finalizzato all’approvazione, da parte del CIPESS, di un unico PSC per ogni amministrazione, articolato per aree tematiche. Con la Delibera CIPESS n. 2 del 29 aprile 2021 sono state approvate 12 aree tematiche che caratterizzano gli attuali PSC2. Anche per il ciclo di programmazione del FSC 2021-2027, sia in ragione della loro esaustività, sia per rendere più agevole il confronto con la programmazione dei precedenti cicli, si intendono confermare, ai fini del monitoraggio e valutazione degli interventi e delle politiche e della costruzione dei nuovi PSC, tali 12 aree tematiche, specificate nella tabella che segue:

Fonte: Ministro per il sud e la coesione territoriale

La riduzione dei divari nell’edilizia pubblica e nella qualità dello spazio pubblico non riguarda solo la direttrice Nord-Sud del Paese, ma anche grandi città-periferie, centri urbani medi e medio-piccoli, aree rurali e di montagna, aree costiere e isole minori. Per aiutare l’efficacia di questi interventi, è necessario un maggior coinvolgimento diretto delle Regioni e delle autonomie locali.

Il FSC 2021-2027 investirà prioritariamente nelle città medie e medio-piccole del Sud e nelle periferie (in sinergia con il nuovo PN “Metro Plus” finanziato con i Fondi strutturali europei, che si concentrerà prevalentemente sui servizi ai cittadini), nonché nella qualificazione e il miglioramento degli spazi pubblici e nel recupero ed efficientamento di edifici pubblici e – per quanto ammissibile – privati.


[1] Fondo di Sviluppo e Coesione 2021–2027, Aree Tematiche e Obiettivi Strategici. Comunicazione ai sensi dell’articolo 1, comma 178, Legge n. 178/2020, aprile 2022. Cfr: https://politichecoesione.governo.it/media/2857/fsc-2021-2027_aree-tematiche-e-obiettivi-strategici.pdf