Sezione Piemonte e Valle d’Aosta – Scheda Valle d’Aosta

A cura di: Ombretta Caldarice e Chantal Trèves

1. IL QUADRO DI SINTESI SOCIO-ECONOMICO

Con una popolazione di 123.337 residenti (anno 2021) e 60.281 famiglie (anno 2019), la Valle d’Aosta rappresenta la Regione di dimensione più piccola (0,21% della popolazione italiana), con dinamiche demografiche che nell’ultimo triennio hanno fatto registrare un andamento essenzialmente negativo e in linea con la situazione nazionale: un calo del 1,84% della popolazione, un incremento dello 0,14% delle famiglie, un incremento del 9,26% dell’indice di vecchiaia e un incremento del 3,42% della popolazione straniera.

Sul piano economico, la Regione ha fatto registrare un calo del 9% del tasso di crescita del PIL nel periodo 2007-2019, un calo del 1,63% del tasso di occupazione e un calo dello 0,31% degli addetti alle costruzioni nel periodo 2018-2021, infine un avanzamento del 58,24% della spesa del POR 2014-2020 (anno 2021) in linea con la media nazionale.

In ordine alla tematica della pianificazione comunale, nel periodo 2018-2021 il tasso di rinnovo è stato del 26%, notevolmente più alto rispetto alla media nazionale, a fronte di un incremento di consumo di suolo, che nello stesso periodo è pari allo 0,42%, dato inferiore alla media nazionale.

Variazione di indicatori in tema di sviluppo e di pianificazione

2. LO STATO DELLA LEGISLAZIONE REGIONALE

Legge Urbanistica RegionaleLegge Regionale sul Consumo di SuoloLegge Regionale sulla Rigenerazione urbana
Lr 11/1998 “Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d’Aosta” (modificata più volte in particolare dalla Lr 17/2012 e la Lr 5/2018)NON EMANATALr 24/2009 “Legge casa – Misure per la semplificazione delle procedure urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio in Valle d’Aosta / Vallée d’Aoste” (provvedimento integrato dalla Dgr 1847/2014 e dalla Dgr 409/2021 rispetto alle disposizioni attuative)
  • La Lr 11/1998 “Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d’Aosta” persegue lo sviluppo sostenibile dell’azione di pianificazione territoriale-paesistica e urbanistica e della programmazione regionale della RAVA. A partire dal 2003, la Lr 11/1998 è stata più volte oggetto di modifiche pur nel rispetto del suo impianto originario. I temi ricorrenti delle principali modifiche (Lr 17/2012 e Lr 5/2018) sostanziali della Lr 11/2018 sono essenzialmente due, ovvero la semplificazione amministrativa (in particolare rispetto all’iter di approvazione delle varianti urbanistiche) e l’adeguamento normativo regionale alle norme nazionali nel frattempo approvate, con particolare riferimento a quelle in materia di VIA e VAS. Pur non modificando in maniera strutturale l’impianto generale della Lr 11/1998, la Lr 5/2018 si è concentrata su tre temi di riforma del governo regionale:
    • riordino della materia urbanistica ed edilizia relativa ai nuclei storici rispetto alle procedure di approvazione degli strumenti attuativi del PRG nei nuclei consolidati, ovvero del Piano urbanistico di dettaglio (Pud), previsti in caso di nuova edificazione in centro storico;
    • riforma del procedimento relativo al rilascio del permesso di costruire e del termine di fine lavori (prolungato in via ordinaria a tre anni);
    • semplificazione dell’iter di approvazione delle varianti dei PRG al fine di migliorarne l’integrazione con il processo di VAS. In particolare, l’unica tipologia di variante sostanziale prevista dalla Lr 11/1998 è stata scorporata in due distinte procedure: (i) la variante sostanziale generale, che attiene a modifiche al PRG tali da comportare un mutamento dell’assetto complessivo dello stesso; e (ii) la variante sostanziale parziale, ovvero una nuova categoria di variante urbanistica che ha obiettivi più puntuali di quella generale e, comportando trasformazioni del territorio più significative rispetto alla variante non sostanziale (ad esempio l’incremento dell’indice di edificabilità in misura superiore al 10% rispetto al piano vigente), richiede una valutazione anche a livello regionale (come nel caso della variante sostanziale generale). Inoltre, la Lr 5/2018 prevede che per la variante sostanziale generale venga sempre avviata la procedura di VAS, mentre per la variante sostanziale parziale venga richiesta solo la verifica di assoggettabilità. A seguito della sentenza 118/2019 della Corte costituzionale, la verifica di assoggettabilità a VAS è richiesta anche per le varianti urbanistiche di rango inferiore.
  • Al fine di rispondere alla urgente richiesta di una necessaria riorganizzazione e aggiornamento dell’impianto normativo, l’amministrazione regionale con la Dgr 1067/2022 ha avviato un processo di revisione degli strumenti normativi e pianificatori che organizzano il territorio regionale, con particolare riferimento al Piano Territoriale Paesistico (PTP) e alla Lr 11/1998.
  • In tema di contenimento del consumo di suolo, la RAVA non affronta la materia con disciplina settoriale e/o specialistica ma nell’ambito della Lr 11/1998, sia come riferimento implicito nella formulazione dei principi fondamentali della pianificazione territoriale-paesistica di cui all’articolo 1, comma 3 – in particolare laddove si richiama la conservazione delle buone terre coltivabili, il pieno recupero del patrimonio edilizio e l’evitare l’edificazione sparsa – sia come compito e contenuto del PRG. La Lr 11/1998 afferma che il PRG, tenuto conto del PTP e in coordinamento con i PRG dei Comuni confinanti, assicura lo sviluppo sostenibile del territorio attraverso il contenimento del consumo del suolo per mezzo della conservazione e della riqualificazione degli insediamenti abitativi esistenti (art. 12, comma 1, lettera b). Inoltre, la Lr 7/2018 “Nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ARPA della Valle d’Aosta” individua fra le attività dell’ARPA il monitoraggio dello stato dell’ambiente, del consumo di suolo, delle risorse ambientali e della loro evoluzione in termini quantitativi e qualitativi, eseguito anche attraverso la gestione tecnico-operativa delle reti regionali di osservazione e raccolta dei dati ambientali e l’utilizzo di strumenti modellistici. Oltre ad aver aderito alla Carta nazionale dei principi sull’uso sostenibile del suolo, la Giunta regionale con la Deliberazione 891/2022 ha istituito l’Osservatorio regionale sul consumo di suolo, composto da rappresentanti dei diversi uffici regionali competenti, di ISPRA, di ARPA Valle d’Aosta, delle associazioni professionali e della Camera di commercio regionale. Le attività dell’Osservatorio sono finalizzate alla condivisione di dati, strumenti e metodologie per la verifica e la mappatura del consumo di suolo, alla promozione e diffusione degli strumenti di valutazione degli impatti ambientali ed economici del consumo di suolo, all’analisi del flusso di informazioni verso il pubblico e le amministrazioni locali con elaborazione di proposte migliorative per la tutela dei suoli, alla promozione di una cultura tecnica e professionale improntata al rispetto e all’uso sostenibile del suolo.

3. LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE COMUNALE, IL COMUNE CAPOLUOGO

AOSTA – AOSTE
DCC 25.11.2009 – Variante generale al PRG del Comune di Aosta e adeguamento al Piano Territoriale Paesistico
  • In ordine alla pianificazione comunale, si sottolinea il trend positivo del relativo tasso di rinnovo, che dal 17,6% nel periodo 2015-2018 è passato allo 26% nel periodo 2018-2021
  • In Valle d’Aosta il tasso di rinnovamento dei piani urbanistici, ossia dei PRG adeguati al Piano Territoriale Paesistico (PTP) e alla Lr 11/1998, è pari all’88%.
  • Nel territorio della RAVA, l’attività di pianificazione urbanistica riguarda territori comunali caratterizzati da uno spiccato dualismo demografico dovuto al turismo all season, ovvero la presenza di una bassa popolazione residente concomitante ad un elevato numero di presenze turistiche. In riferimento ai residenti, il 98,6% dei Comuni (ovvero tutti ad esclusione del capoluogo Aosta che conta 34.082 abitanti – Istat 2018) ha una popolazione al di sotto di 5.000 abitanti: in particolare, il 78,4% (pari a 58 Comuni) ha popolazione inferiore ai 2.000 abitanti, mentre circa il 20% (15 Comuni) compresa fra 2.000 e 5.000.
  • Dopo 24 anni dalla contestuale entrata in vigore del PTP e della Lr 11/1998, 63 Comuni (su 74 totali) hanno concluso il processo di adeguamento dei PRG: un processo lungo, caratterizzato dapprima da inerzie (comunali), poi da criticità ed emergenze di messa in sicurezza del territorio (come l’alluvione del 2000) cui seguirono proroghe, deroghe, abrogazioni e integrazioni dei disposti della Lr 11/1998 – fra le più importanti, quelle delle Lr 21/2003, Lr 22/2006, la Lr 17/2012, che determina una profonda opera di restyling anche in materia di pianificazione territoriale e ambiti inedificabili, e della Lr 5/2018 che riforma le procedure delle varianti sostanziali ma limitatamente ai piani già adeguati al PTP – inframmezzate da accelerazioni (come ad esempio, l’assistenza tecnica regionale ai Comuni per il periodo 2009-2015).
  • Ancora 2 Comuni (Doues e Oyace) non hanno avviato l’iter di adeguamento al PTP e non dispongono della Bozza di Variante di PRG in valutazione, mentre altri 9 Comuni hanno avviato la procedura di adeguamento del PRG al PTP (la valutazione della bozza è conclusa in 7 Comuni).
  • Il PRG del Comune di Aosta è stato adeguato al PTP con una variante sostanziale in vigore nel novembre 2009; da allora sono state apportate al piano 14 modifiche, introdotte con varianti non sostanziali, nonché oltre alcuni importanti interventi urbanistici attuati con procedure diverse, come l’accordo di programma e l’intesa tra la RAVA e il Comune. A questo proposito, meritano di essere menzionati importanti interventi, quali l’ampliamento dell’ospedale regionale e la riorganizzazione della parte dismessa dell’area industriale Cogne acciai speciali (CAS). Nel campo della pianificazione di settore, con particolare riguardo alla sostenibilità, il Comune di Aosta ha redatto nel 2011 il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), aggiornato nel 2021, e ha iniziato il processo di stesura del Piano Urbano della mobilità Sostenibile (PUMS), la cui adozione è prevista nella primavera 2023.

4. LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE DI AREA VASTA

PIANI TERRITORIALI E DI SETTORE

Piano Regionale Territoriale PaesisticoPiano di Assetto IdrogeologicoPiano Stralcio Difesa Alluvioni
Piano Territoriale Paesistico (PTP) Lr 13/1998PAI (bacino del fiume Po) DPCM 24 maggio 2001Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) Dgr 1584 del 10/12/2015 e DCI del 3/3/2016
  • Il Piano Territoriale Paesistico (PTP) della RAVA è il piano urbanistico-territoriale che costituisce il quadro di riferimento delle attività della Regione, delle comunità montane e dei Comuni in tema di governo del territorio, tutela e valorizzazione del patrimonio paesistico ed ambientale e difesa del suolo. Il PTP persegue una strategia di tutela e sviluppo sostenibile orientata alla valorizzazione del patrimonio territoriale tramite tre modalità attuative: (i) indirizzi ed orientamenti strategici non vincolanti di tipo settoriale (turismo, trasporti, infrastrutture, abitazioni, industria e artigianato); (ii) prescrizioni direttamente cogenti o da introdurre nella pianificazione locale per i diversi sistemi ambientali (sistema delle aree naturali, dei pascoli, delle aree boschive, fluviale, insediativo, urbano); e (iii) progetti operativi integrati di livello regionale (come ad esempio il progetto di trasformazione e riqualificazione ambientale per la fascia piana della conurbazione aostana).
  • Con la Delibera 1067/2022, la Giunta regionale ha avviato il processo di revisione degli strumenti normativi e pianificatori che organizzano il territorio regionale per recepire, in un urgente aggiornamento normativo, le recenti strategie europee e nazionali riguardanti l’organizzazione del territorio, con particolare riferimento alle tematiche della sostenibilità ambientale e sociale e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Al fine di integrare efficacemente tali obiettivi e azioni nella pianificazione regionale, è stato istituito un gruppo tecnico di lavoro con il compito di definire una roadmap per l’individuazione degli indirizzi strategici sulla base dei quali dare avvio alla riforma della Lr 11/1998 e della pianificazione territoriale e paesaggistica regionale ai vari livelli di governo.
  • In tema di gestione dei rischi idrogeologici e definizione degli ambiti inedificabili, Lr 11/1998, prevede agli articoli 35 (frane e colate detritiche), 36 (inondazioni) e 37 (valanghe) la definizione per il territorio regionale di aree a elevata, media e bassa pericolosità. La cartografia degli ambiti inedificabili è parte integrante del PRG.
  • Ai sensi dell’art. 1 c. 14 delle norme di attuazione del PAI, nelle materie in cui lo Statuto speciale di autonomia della Regione Valle d’Aosta ha attribuito alla Regione stessa competenza legislativa primaria, i riferimenti alle leggi statali contenuti nel PAI si intendono sostituiti con quelli alle corrispondenti leggi regionali approvate nel rispetto dello Statuto e delle norme di attuazione. Nel territorio della RAVA, pertanto, agli adempimenti di cui alle presenti Norme provvedono la Regione e i Comuni ai sensi delle vigenti disposizioni regionali in materia di urbanistica.

5. LO STATO DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

Documento di Programmazione Economico e FinanziariaAdesione a Programmi europei Programma di Sviluppo RuralePiano Energetico RegionalePiano regionale di Gestione dei Rifiuti
Documento di economia e finanza regionale 2022/2024  FESR 2021/27 della RaVA, approvato con decisione di esecuzione della Commissione C(2022) 6593 final del 12 settembre 2022 Programma FSE+ 2021/27, approvata la proposta di Programma con deliberazioni del Consiglio regionale n. 1431/XVI del 6 aprile 2022Programmazione 2014/2022: Adozione CE 11.11.2015 Nuova programmazione 2023/2027, in corso  PEAR (2011-2020) Dcr 727/XIV del 25/9/2014 Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR VDA 2030), in fase di definizione  DCR n 1653/XIV del 16/12/2015 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti per il quinquennio 2022-2026, DCR n. 1450/XVI del 27/04/2022
Piano Regionale dei TrasportiPiano Regionale di Tutela delle AcquePiano di Tutela della Qualità dell’AriaPNRR-Next Generation Progetti regionaliStrategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile
In corso di approvazioneDcr n. 788/XII del 8/2/2006 Nuovo PTA, in fase di approvazione  Piano ARIA (2016-2024) Lr 23/2016 Al 3° trimestre 2022, la Regione ha espresso un fabbisogno di 71 progetti a valere sul PNRR/PNCIn corso di approvazione  
Strategia di adattamento ai cambiamenti climaticiPiano d’Ambito del Servizio Idrico IntegratoQuadro di Azioni Prioritarie (PAF) per Natura 2000 in Valle d’AostaQSRSvS 2030 – Quadro strategico regionale di sviluppo sostenibile 2030 
Dgr n. 1557 del 29/11/2021Deliberazione dell’Assemblea Consorziale n. 4 del 28 giugno 2022 del Bacino Imbrifero MontanoDgr 1717 del 30/12/2021Dcr n. 894/XVI del 6/10/2021   
  • A partire dal luglio 2022, l’Amministrazione regionale ha avviato la ricognizione delle istanze/progetti da parte delle strutture territoriali presentati e da presentare nell’ambito del PNRR e del PNC. Il quadro al terzo bimestre 2022 descrive una situazione variabile nel tempo in funzione dei bandi/avvisi che verranno pubblicati, del tasso di partecipazione delle strutture territoriali, delle procedure concertative-negoziali in essere con le Amministrazione centrali titolari degli interventi e degli atti normativi di ripartizione territoriale delle risorse del PNRR.
  • Complessivamente, le strutture territoriali della RAVA hanno espresso un fabbisogno pari a 206 progetti per un costo di poco superiore a 349 milioni di euro. Prendendo in considerazione anche i progetti con beneficiari/soggetti attuatori diversi dalla Regione e dai Comuni, ma aventi una ricaduta economica sul territorio regionale, il numero dei progetti sale a 212 per un importo totale stimato pari a circa 355,5 milioni di euro. In particolare le strutture regionali hanno espresso un fabbisogno pari a 71 progetti per un costo complessivo stimato pari a 244,6 milioni di euro di cui il 91% a valere sul PNRR e il 9% a valere sul PNC. I progetti presentati hanno interessato quasi tutte le Missioni del PNRR e, in particolare, la missione M2 Rivoluzione verde e transizione ecologica (36%), la missione M6 Salute (32%) e la missione M5 Inclusione e coesione (18%), mentre i progetti presentati a valere sul PNC sono pari a 15 e hanno interessato solo tre missioni, tra le quali spicca la missione M5 Inclusione e coesione (73% dei progetti).
  • Come soggetto beneficiario/attuatore, l’Amministrazione regionale è coinvolta in 65 progetti del PNRR/PNC per un costo complessivo pari a circa 125,7 milioni di euro. Tra questi, il progetto a maggior finanziamento è relativo alla promozione rinnovabili per supportare il consolidamento di comunità energetiche e l’autoconsumo sul territorio regionale (circa 18 milioni id euro). Come soggetto destinatario, l’Amministrazione regionale beneficia sul PNRR/PNC di 6 progetti per un costo complessivo pari a 118,8 milioni di euro; in questo caso, il 92,5% delle risorse sono assorbite di fatto da un solo progetto che riguarda l’elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea/Aosta.
  • Il DEFR 2022-2024 (in coerenza con la Lr 36/2021, ovvero la legge di approvazione del bilancio di previsione finanziario) quantifica la finanza pubblica regionale per il triennio in più di 4,5 miliardi, con una previsione di spesa di circa 1 miliardo e 500 mila euro nel 2022, 1 miliardo e 500 mila euro nel 2023 e 1 miliardo e 460 mila euro nel 2024. Questo quadro tendenziale di spesa viene distribuito in relazione agli obiettivi operativi, raggruppati in numerose aree strategiche delineate nel programma di legislatura 2020/2025 (tra le quali, la definizione di un nuovo modello organizzativo dell’amministrazione regionale e progressiva dematerializzazione dei suoi processi, la manovrabilità fiscale nonché lo sviluppo di attività riguardanti aspetti attinenti ai rapporti con gli enti locali, le politiche europee, la sanità e il welfare, lo sviluppo economico, la scuola, l’energia, l’agricoltura, l’ambiente, la difesa del territorio e i trasporti e la mobilità sostenibile). Inoltre, il quadro tendenziale di finanza pubblica regionale è caratterizzato dall’applicazione del PNRR.
  • I programmi a cofinanziamento europeo, statale e regionale rappresentano una parte significativa della progettualità regionale. Nel ciclo di programmazione 2014/2020, la RAVA è stata titolare diretta di alcuni programmi FESR, FSE e FEASR (con risorse finanziarie pari a oltre 299 milioni di euro). La RAVA è partner attivo in 6 Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (FESR): 2 Programmi di Cooperazione transfrontaliera, Italia-Francia “ALCOTRA” e Italia-Svizzera; 3 di Cooperazione transnazionale, Spazio alpino, Europa centrale e Mediterraneo; 1 Programma di Cooperazione interregionale Interreg Europe (con risorse finanziarie pari a quasi 45 milioni di euro, di cui due terzi assegnati al programma ALCOTRA). Nel periodo programmatico 2021/2027, la proposta di Accordo di Partenariato dell’Italia prevede per la RAVA una dotazione finanziaria complessiva (cioè comprensiva della quota di cofinanziamento europea, statale e regionale) rispettivamente di 92.489.293 euro per il Programma FESR 2021/2027 e 81.560.363 euro per il Programma FSE+ 2021/2027.
  • Nell’autunno 2021, è stato approvato il Quadro strategico regionale di sviluppo sostenibile 2030 (QSRSvS 2030) che definisce gli indirizzi e la Governance per l’attuazione, a livello regionale, della politica di coesione economica, sociale e territoriale europea, in coerenza e sinergia con le politiche di settore nazionali e regionali. Il QSR si configura come uno strumento intermedio tra l’Accordo di partenariato nazionale e i Programmi, in coerenza con il principio di sussidiarietà e con le proprie competenze legislative e amministrative. In linea con l’impostazione dell’Unione Europea, che ha adottato come riferimento di programmazione strategica l’Agenda 2030 dell’ONU e il Green Deal, lo sviluppo sostenibile rappresenta il principio cardine di questo documento. L’obiettivo principale è pertanto quello di armonizzare e rendere maggiormente coerente l’azione dei diversi strumenti strategici e di programma, orientando la programmazione delle risorse gestite dall’Amministrazione regionale verso i 5 grandi obiettivi strategici proposti dall’Europa che nel QSR sono stati declinati a livello regionale (VDA + intelligente, VDA + verde, VDA più connessa, VDA + social, VDA + vicina ai cittadini).
  • In materia di tutele, la RAVA ha approvato nel 2006 il Piano regionale di Tutela delle Acque – PTA (Dcr 788/XII/2006), la cui nuova stesura è ormai all’esame delle commissioni consiliari, e il Piano ARIA per il risanamento, miglioramento e mantenimento della qualità dell’aria 2016-2024 (Lr 23/2016). Il PTA, che definisce una strategia di intervento orientata alla tutela della qualità ambientale e alla riqualificazione dell’ecosistema fluviale, è attualmente prossimo alla sua approvazione dopo un lungo e articolato percorso di predisposizione che, oltre ad aver adottato modalità partecipative, ha permesso di individuare le misure che consentiranno di raggiungere e salvaguardare gli obiettivi ambientali e gli scenari futuri dei corpi idrici regionali definiti sulla base delle loro caratteristiche fisiche naturali e per il loro stato di qualità.
  • Il Quadro di Azioni Prioritarie (PAF) per Natura 2000 in Valle d’Aosta individua le azioni prioritarie da realizzare nel periodo 2021/2027 per la tutela degli habitat e delle specie presenti sul territorio regionale secondo quanto previsto dalle misure di conservazione approvate, sia generali che sito specifiche, nonché dai piani di gestione approvati dagli Enti gestori dei siti.
  • Ulteriori atti di programmazione di interesse per la pianificazione territoriale sono:
    • la Roadmap per una Valle d’Aosta Fossil Fuel Free al 2040 approvata con la Dgr 151/2021 che delinea il percorso da seguire verso l’obiettivo “Fossil Fuel Free 2040” e fornisce per ogni settore caratterizzante l’economia valdostana linee guida per raggiungere tale traguardo;
    • Il Piano pluriennale 2019/2021 – Linee Guida Agenda digitale in Valle d’Aosta approvato con la DCR 649/XV/2019 che rappresenta la sintesi tra visione regionale, indirizzi nazionali ed europei sullo stato dell’arte delle tecnologie informatiche e della comunicazione e si inserisce nel più ampio scenario, a livello europeo, della Strategia Europa 2020 e della Digital Agenda europea e, a livello italiano, della Digital Agenda per l’Italia. Il documento definisce le linee di intervento della programmazione 2019/2021, articolandole nelle sei priorità strategiche condivise dalle Regioni italiane nel luglio 2013, ovvero infrastrutturazione digitale, cittadinanza digitale, competenze ed inclusione digitale, crescita digitale, intelligenza diffusa nelle città ed aree interne, salute digitale.

6. AREE CRITICHE E TEMI SPECIFICI

  • Le linee di finanziamento del PNRR attivate dai Comuni sono 11 per un totale di oltre 104 milioni di euro pari 135 interventi totali. Nel complesso, tutti i 74 Comuni valdostani sono stati individuati quali beneficiari di almeno una delle linee di finanziamento previste dal programma. Si evidenzia in particolare la partecipazione alla linea 2.1 Attrattività dei borghi che vede quali beneficiari il Comune di Arvier per un importo di 20 milioni di euro ed il Comune di Courmayeur per un importo di quasi 1,6 milioni di euro. Il Comune di Aosta inoltre partecipa a 5 diverse linee di finanziamento per un importo di quasi 28 milioni con progetti che interessano tra l’altro la mobilità urbana con il rinnovo delle flotte dei mezzi pubblici, la rigenerazione urbana e la qualità abitativa. A ciò si aggiungono interventi per la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per la riqualificazione energetica (complessivamente 9 comuni per oltre 11 milioni di euro). In particolare per le 11 linee di finanziamento rivolte ai comuni:
    • la linea 2.1 – Attrattività dei borghi vede quale beneficiario il Comune di Arvier per un importo di 20 milioni di euro ed il Comune di Courmayeur per un importo di 1.585.268,00 di euro;
    • cinque linee (4.4.1 – Rinnovo flotte bus, treni verdi e Bus, 1.3 – Migliorare l’efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei, 2.1 – Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, 2.3 – Piano innovativo per la qualità abitativa e 1.2 – Piano di estensione del tempo pieno e mense) vedono quale beneficiario esclusivo il Comune di Aosta per un importo totale di 27.781.416,37 euro; in particolare, il Comune di Aosta partecipa al progetto relativo alla riqualificazione complessiva del Quartiere Cogne realizzato attraverso un Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINquA) finanziato in ambito PNRR;
    • la linea 3.3 – Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica vede quale beneficiari i Comuni di Aymavilles, Charvensod, Gignod, La Salle, Pont-Saint Martin, Saint-Vincent e Verrès per un totale di 6.943.740,72 euro;
    • la linea Fondo per la progettazione territoriale è destinata a 44 comuni valdostani delle aree interne per un totale di 833.839,20 euro;
    • la linea 2.2 – Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni vede quale beneficiari tutti i Comuni valdostani per importo totale di 27.892.494,00 di euro;
    • la linea di intervento 1.1 – Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica vede quali beneficiari i Comuni di Donnas e di Valtournenche per un importo totale di 4.372.595,20 euro;
    • la linea 4.3 – Investimenti nella resilienza dell’agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche vede quale beneficiario un Consorzio di miglioramento fondiario per un importo totale di 15 milioni di euro.
  • Contraddistinto dall’azione coordinata della programmazione e pianificazione regionale, il governo del territorio valdostano ha tra le sue priorità di intervento una serie di questioni nodali per lo sviluppo socio-economico del territorio in virtù delle particolari caratteristiche morfologico-insediative della Regione. Fra queste meritano particolare attenzione:
    • Adattamento e cambiamenti climatici. Su questi aspetti, la RAVA ha avviato una decisa progettualità in tema di gestione dei rischi naturali. La Lr 11/1998, infatti, con l’aggiornamento introdotto dalla la Lr 5/2001, favorisce le attività conoscitive e di monitoraggio dei fenomeni idraulici e geologici, e con la Lr 34/2007 introduce la cartografia degli ambiti per colata di detrito accanto a quella più tradizionale di frana, inondazione e valanghe. Accanto a questi adempimenti, la RAVA ha previsto una rete regionale di monitoraggio dei fenomeni franosi e un programma di previsione e prevenzione dei rischi idraulici e geologici, ovvero i rischi determinati dagli eventi meteorologici estremi (precipitazioni intense, nubifragi), di tipo idraulico (inondazioni per eventi naturali, debris flow o per collasso di dighe), geologico, glaciale o valanghivo. La Dgr 4241/2006, inoltre, individua criteri e linee guida generali per individuare le aree del territorio regionale in cui è più elevato il grado di rischio, le indicazioni per mitigare la vulnerabilità territoriale e le linee direttrici per declinare la pianificazione d’emergenza alle diverse scale territoriali tramite gli strumenti regionali e comunali. Infine, la progettazione europea della RAVA nel settennio 2014/2020 è stata fortemente orientata alla gestione dei rischi (come nel progetto Alcotrà RiskNat, nel progetto Alcotrà RiskNET e il progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia “Adapt Mont-Blanc. Adattamento della pianificazione territoriale ai cambiamenti climatici nell’Espace Mont-Blanc”).
    • Trasporti. Per quanto riguarda la mobilità interregionale su ferro, questa oggi è garantita dalla linea a binario unico che collega Aosta a Torino (passando per Ivrea), che non è elettrificata nel tratto tra Aosta e Ivrea. Sono attualmente in corso le procedure per portare all’approvazione definitiva del progetto di elettrificazione della intera linea, quale opera inserita tra gli interventi prioritari a finanziamento PNRR. Proseguono inoltre le attività del Tavolo Tecnico, costituito con RFI, attraverso le quali si intendono acquisire elementi utili a definire gli interventi sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, attualmente non attiva, a seguito dell’Accordo Quadro firmato nel dicembre 2017. Per quanto riguarda il potenziamento dell’aeroporto regionale, è stato elaborato il progetto di completamento della nuova aerostazione (per un impegno di spesa circa 8 milioni). Con tale intervento si completerebbe il piano di sviluppo e infrastrutturazione dell’aeroporto fornendo un terminal adeguato alle attività di volo commerciale.
    • Turismo. Il turismo rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia regionale (22% del PIL regionale, ISTAT 2017). La pandemia da COVID-19 a partire dai primi mesi del 2020, e i successivi provvedimenti di limitazione della mobilità e di chiusura selettiva di specifiche attività, hanno comportato una forte riduzione dei flussi turistici. Malgrado le misure prese dalle amministrazioni regionali e comunali finalizzate al superamento delle criticità connesse e conseguenti al COVID-19, mediante opportuni e mirati provvedimenti di carattere ristorativo e finanziario a favore del settore turistico (Lr 8/2020), l’impatto economico della crisi pandemica è evidente nel deterioramento delle condizioni occupazionali e in una contrazione del fatturato più marcati per il settore turistico rispetto agli altri comparti. Le presenze turistiche nel 2020 sono state inferiori del 39,2% rispetto a quelle medie annue registrate nel triennio 2017/2019; a loro volta gli arrivi si sono contratti del 42,7%. A partire dalla stagione estiva 2021 sono stati registrati dati progressivamente più favorevoli, con una ripresa dei flussi inizialmente concentrata soprattutto sulla clientela italiana a cui si è poi aggiunta quella straniera consentendo un ritorno dei fatturati verso i livelli pre-pandemici. Il Documento di economia e finanza regionale 2022/2024 prevede una generale riorganizzazione della promozione turistica regionale tramite l’istituzione di un Tavolo del Turismo, al quale parteciperanno diversi attori che operano nel settore turistico e di valorizzazione e promozione del territorio. Inoltre, l’amministrazione regionale ha in programma un percorso di attualizzazione della legislazione esistente da attuare in accordo con le associazioni di categoria e gli enti locali, al fine di adeguarla alle nuove esigenze e all’obiettivo di rilancio del settore, che dovrà tra l’altro comprendere l’ammodernamento dei requisiti di classificazione delle aziende alberghiere, una nuova disciplina della locazione per scopi turistici di alloggi privati e un aggiornamento della disciplina regionale in materia di attività turistico-ricettive extralberghiere e di quella riguardante i complessi ricettivi all’aperto e il turismo itinerante.
    • Per quanto riguarda il settore degli impianti a fune, decisivo per il mantenimento dell’offerta turistica della regione, le politiche regionali sono volte a organizzare gli interventi nei principali comprensori sciistici attraverso il rinnovamento o la realizzazione di linee funiviarie in grado di modificare i flussi, rendere più efficiente e sostenibile la gestione e di aumentare l’attrattività internazionale, interessando porzioni di territorio ad alta quota, in aree meno soggette agli effetti dei cambiamenti climatici. Tutto ciò non esclude l’impegno a mantenere anche una offerta di attività sciistiche o ludiche sulla neve anche nei comprensori minori. Per quanto riguarda l’ipotesi di nuovi impianti funiviari nel vallone delle Cime Bianche, di collegamento tra i comprensori di Cervinia e di Ayas, le scelte definitive da parte del Consiglio regionale saranno prese solo a seguito della conclusione degli studi in corso da parte delle società funiviarie sulla realizzabilità dell’opera in termini di sostenibilità finanziaria, ambientale e urbanistico-territoriale.