PNRR – Rigenerazione e Green Community

La territorializzazione del PNRR a partire dalla rigenerazione urbana, culturale ed economica e dalle Green Communities?

A cura di Elena Franco, Laura Fregolent e Luca Tamini[1]

Una delle criticità del PNRR è la sua mancata territorializzazione. Le misure e gli interventi solo in pochi casi sono stati direttamente pensati per contesti urbani o territoriali specifici, poiché il meccanismo individuato di assegnazione delle risorse è quello del bando.

La territorializzazione del Piano si sta facendo a seguito delle risposte ai bandi da parte dei territori, ma tale scelta nella modalità di distribuzione delle risorse comincia a porre alcuni problemi. Alcuni territori, infatti, risultano essere iper-finanziati rispetto ad altri.

La mappatura fatta e che viene qui restituita in parte, si concentra su alcuni bandi volti ad avviare progetti di rigenerazione urbana, a differenti scale. Sono diverse le misure che nel PNRR prevedono investimenti per la rigenerazione urbana intesa come strumento per lo sviluppo sociale, culturale ed economico di aree urbane degradate, di borghi e aree marginali, soggetti a processi intensi di depopolamento, di perdita di attrattività economica, di servizi di prossimità e, quindi, di una complessiva qualità dell’abitare.

In tab. 1 le diverse misure e interventi per la rigenerazione urbana del PNRR con evidenziati gli investimenti di cui restituiamo una mappatura

In tab. 1 le diverse misure e interventi per la rigenerazione urbana del PNRR con evidenziati gli investimenti di cui restituiamo una mappatura.

MisuraComponenteInterventoInvestimento
M1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismoM1C3: Turismo e cultura  2. Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale2.1 Attrattività dei borghi
2.2 Tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale
2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici
  4. Turismo 4.04.1 Hub del turismo digitale
4.2 Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche
4.3 Caput Mundi-Next Generation EU
M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologicaM2C1: Agricoltura sostenibile ed economia circolare3. Sviluppare progetti integrati3.2: Green communities
 M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile4. Sviluppare un trasporto locale più sostenibile4.1: Rafforzamento mobilità ciclistica
M5 – Inclusione e coesioneM5C2: Interventi speciali per la coesione territoriale1. Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale1.1: Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti
1.3: Housing temporaneo e stazioni di posta
  2. Rigenerazione urbana e housing sociale2.1: Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale
2.2: Piani Urbani Integrati
2.2.a: Piani Urbani Integrati – Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura
2.2.b: Piani Urbani Integrati – Fondo di fondi della BEI
2.3: Programma innovativo della qualità dell’abitare
  3. Sport e inclusione sociale3.1 Sport e inclusione sociale
 M5C3: Interventi speciali per la coesione territoriale2: Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie 
Tab. 1 – Misure, componenti, interventi e investimenti per progetti di rigenerazione urbana

Il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQuA)

Avviato con la legge di bilancio 160/2019 e poi inserito nel PNRR, risponde all’esigenza di incentivare interventi di edilizia residenziale pubblica e sociale in un quadro organico e coerente a tutto il territorio nazionale, 271 le proposte presentate – da Comuni, Regioni e Città metropolitane (fig. 1 e 2) – e di queste 159 finanziate, di cui 8 come “Progetti pilota ad alto rendimento” (art. 14 – D.I. n 395/2020) cioè ad alto impatto strategico. Si tratta di interventi da guardare con interesse non solo per risorse economiche messe in campo, ma per la dimensione e la scala degli interventi, per la potenziale capacità di innescare trasformazioni virtuose per l’intero contesto urbano a partire da un intervento specifico. Il Programma dimostra una visione inter-scalare del tema dell’abitare, capace di guardare alle politiche della casa pubblica e sociale come potenziale innesco di un più ampio disegno urbano strategico ma ci sono alcune osservazioni critiche da muovere.

Gli otto progetti pilota finanziati sono:

  • Comune di Ascoli Piceno (75.087.854 €): progetto che ha l’obiettivo di ridurre il disagio abitativo, migliorare la qualità dell’abitare e l’inclusione sociale,
  • Comune di Bari (100.000.000 €): previsti interventi infrastrutturali e di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica attraverso la creazione di nuovi spazi verdi e l’aumento di servizi nell’area in prossimità della stazione ferroviaria;
  • Comune di Brescia (42.400.155 €): progetto di rigenerazione urbana per la realizzazione di edilizia residenziale sociale (parte in affitto e parte in vendita), servizi di interesse pubblico e spazi commerciali;
  • Comune di Genova (87.000.000 €): interventi di rigenerazione urbana in centro storico che andranno a completare un piano di intervento già previsto e ad intervenire in alcune zone di cintura tra la città vecchia e quella ottocentesca;
  • Comune di Lamezia Terme (98.887.005 €): progetto di recupero di spazi residenziali per famiglie in difficoltà, ma anche interventi su viabilità e infrastrutture e servizi territoriali e di riqualificazione del lungomare;
  • Regione Lombardia (52.326.675 €): progetto di rigenerazione del quartiere di Gratosoglio con interventi di efficientamento e ricondizionamento degli alloggi, qualificazione dei servizi, e di pratiche innovative nella gestione e nel coinvolgimento degli inquilini;
  • Città metropolitana di Messina (99.607.907,24 €): progetto volto al risanamento di aree periferiche e di rigenerazione urbana in aree ad alta densità abitativa;
  • Comune di Milano (99.998.363 €): interventi di riqualificazione di edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico.

Di non minor interesse sono gli altri 151 progetti finanziati definiti “ordinari” (art. 4 – D.I. n 395/2020) restituiti per Regione e partizione geografica nelle tab. 2 e 3:

RegioneNumero progetti finanziatiImporto complessivoImporto complessivo sul totale (%)
Abruzzo566.590.000,003,1
Basilicata115.000.000,000,7
Calabria689.283.984,564,1
Campania9133.933.046,816,2
Emilia-Romagna12161.583.881,687,5
Friuli-Venezia Giulia344.883.600,682,1
Lazio15202.499.191,049,4
Liguria689.803.840,834,1
Lombardia14197.994.126,969,1
Marche8119.753.142,705,5
Molise460.000.000,002,8
Piemonte12163.835.322,507,6
Puglia20294.192.054,3513,6
Sardegna456.528.188,902,6
Sicilia8116.013.793,245,4
Toscana11162.194.434,657,5
Umbria458.847.646,922,7
Valle d’Aosta114.957.988,090,7
Veneto8116.805.316,705,4
Totale1512.164.699.560,61100
Tab. 2 – Progetti PINQuA per Regione (Fonte: Allegati 1 e 2 D.M. 383 del 07/10/2021)

Ripartizione geograficaFinanziamento v.a. mldFinanziamento %
Nord1,0737,9
Centro0,6222
Sud1,1340,1
Tab. 3 – Ripartizione per aree geografiche delle risorse PINQuA (Fonte: MIMS, 2022)

Il Piano per l’Attrattività dei borghi

Tale investimento prevede un finanziamento complessivo pari a 1.020.000.000 € ed è suddiviso in due linee d’intervento: la Linea A dedicata a Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati, con una dotazione finanziaria di 420.000.000 €, e la Linea B, dedicata a Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale, con una dotazione finanziaria complessiva di 580.000.000 €. La gestione di entrambe le linee è di competenza del Ministero della Cultura.

Nello specifico, la Linea B Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale ha una dotazione finanziaria pari a 380.000.000 €. Tale linea prevede, con successiva procedura, attraverso una dotazione finanziaria pari a 200.000.000 €, il sostegno, sempre a gestione centralizzata di responsabilità del MiC, di imprese che svolgano attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzate nei medesimi comuni oggetto dei Progetti di rigenerazione culturale e sociale ammessi a finanziamento.

Oltre ai 21 progetti pilota per un importo pari a 20.000.000 € ciascuno, individuati da Regione e Province Autonome in accordo con il Ministero, relativamente alla Linea B sono state presentate 1.791 candidature – di cui 1.595 ammesse a valutazione a seguito di verifica di ammissibilità formale – che, a seguito di un puntuale lavoro di istruttoria, ha visto ammissibili 289 progetti a livello nazionale per un totale di 363.445.527 € di investimento (tab. 4; fig. 3)

RegioneBorgo selezionatoComuneProvincia
PiemonteElvaElvaCN
Valle D’AostaArvierArvierAO
LiguriaBorgo CastelloAndoraSV
LombardiaLivemmoPertica AltaBS
TrentoPalù del FersinaPalù del FersinaTN
BolzanoStelvioStelvioBZ
VenetoRecoaro TermeRecoaro TermeVI
Friuli-Venezia-GiuliaBorgo CastelloGoriziaGO
Emilia-RomagnaCampoloGrizzana MorandiBO
ToscanaCastelnuovo SabbioniCavrigliaAR
UmbriaCesiTerniTR
MarcheMontaltoMontaltoAP
LazioTrevinianoAcqua pendenteVT
AbruzzoRocca CalascioRocca CalascioAQ
MolisePietrabbondantePietrabbondanteIS
CampaniaSanzaSanzaSA
PugliaRione FossiAccadiaFG
BasilicataMonticchio BagniRioneroPZ
CalabriaGeraceGeraceRC
SardegnaUlassaiUlassaiNU
SiciliaA CunziriaVizziniCT
Tab. 4 – Borghi pilota selezionati: Linea A (Fonte: MiC, 2022)

Green communities

Le Green Communities (GC) sono comunità locali, anche tra loro coordinate e/o associate, che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono tra cui in primo luogo acqua, boschi e paesaggio. La dotazione di sostegno alla costituzione di una trentina di GC a livello nazionale è pari a 129.000.000 € in totale con un importo minimo del contributo concedibile (comprensivo di IVA) pari ad 2.000.000 €, ed un importo massimo concedibile (comprensivo di IVA) pari ad € 4.300.000 € per ciascuna singola proposta d’intervento.

Confrontando i risultati del Bando Borghi e del Bando Green Communities (fig. 4) emerge come in alcune aree si concentrino risorse derivanti da questi due investimenti PNRR. Va rilevato, a tal proposito, il caso di tre borghi pilota linea A del Bando Borghi, ovvero Arvier in Valle d’Aosta, Stelvio nella P. A. di Bolzano e Grizzana Morandi in Emilia-Romagna, che ricadono anche in Green Communities selezionate e finanziate. Lo stesso avviene per diversi borghi Linea B

REGIONEENTE
ABRUZZOComune di Pacentro Comune di Salle
BASILICATAComune di Stigliano
CALABRIAComune di Serra San Bruno Comune di Paterno Calabro
CAMPANIAComunità Montana Bussento Lambro e Mingardo Comune di Chiusano di San Domenico
EMILIA ROMAGNAUnione dei Comuni dell’Appenino Bolognese Unione di Comuni Valli Taro e Ceno
FRIULI VENEZIA-GIULIAComunità Montana Gemonese
LAZIOComunità Montana dei Monti Lepini e Ausoni Comune di Ripi
LIGURIAUnione dei Comuni Alta Valle Arroscia
LOMBARDIAComunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, Parco Regionale Grigna Settentrionale Comunità Montana Valtellina di Sondrio
MARCHEUnione Montana dell’Esino-Frasassi
MOLISEComune di Agnone
P. A. BOLZANOComunità Comprensoriale Val Venosta
P. A. TRENTOComunità Valsugana e Tesino
PIEMONTEUnione Montana Valli Orco e Soana Unione Montana Valle Stura Unione Montana Valli Chisone-Germanasca
PUGLIAComune di Nardò
SARDEGNAUnione dei comuni Alta Gallura Consorzio Bacino Imbrifero Montano (BIM) Taloro Unione dei Comuni Alta Marmilla Comunità Montana del Goceano
SICILIAArea Interna Nebrodi Unione Comuni Elimo Ericini
TOSCANAUnione di Comuni Lunigiana Convenzione Costa degli Etruschi Unione comuni della Garfagnana
UMBRIAUnione dei Comuni Terre dell’olio e del Sagrantino
VALLE D’AOSTAComunità Montana Grand Paradis
VENETOUnione Montana Pasubio Alto Vicentino
Tab. 5 – Green Communities selezionate (Fonte: Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, 2022)
Fig. 1 – PINQuA presentati da Comuni
Fig. 2 – PINQuA presentati da Regioni e Città metropolitane
Fig. 3 – Finanziamento “Borghi”
Fig. 4 – Borghi e Green communities


[1] La mappatura restituita in questo scritto è frutto del lavoro degli autori condotto all’interno del Comitato scientifico delle Confesercenti di Lombardia, Piemonte e Veneto.